Riposo continuativo di 11 ore: un esempio virtuoso di ricorso al diritto comunitario per sopperire alle mancanze del nostro Governo

Da tempo il Nursing Up sta costruendo ponti relazionali con referenti in Commissione Europea e da tempo sta studiando il Diritto Comunitario in quanto ripone in tale alveo giurisprudenziale una speranza importante per ottenere il ripristino dei diritti della nostra categoria infermieristica che quotidianamente vengono ignorati o calpestati dalla normativa nazionale.

Un esempio che avvalora tale strategia viene dal ripristino del diritto di riposo a partire dal prossimo 25 Novembre. Si tratta di una battaglia che arriva da lontano, come molte che riguardano la nostra categoria infermieristica, in particolare dal 2008, quando con una serie di mirate ed oculate iniziative legislative, il Governo riuscì ad introdurre nel nostro ordinamento, perché quello chiedevano le amministrazioni pubbliche in carenza di personale, una totale deregulation degli orari del personale sanitario.

Non ci interessa in questa sede entrare in tecnicismi legislativi, quello che invece ci importa e’ capire l’importanza del ricorso al diritto comunitario quando quello nazionale sembra essere sordo alle giuste richieste dei propri cittadini.

La ragione tirata in ballo per giustificare tali iniziative, allora come oggi, e’ stata quella della CRISI ECONOMICA, quasi come se provvedimenti legislativi vessatori dei diritti di tanta gente, come quelli di cui si parla, possano essere giustificati e spiegati dalla mancanza di risorse.

A nulla sono valse le polemiche, le manifestazioni, le spiegazioni degli interessati, a nulla e’ valso alzare i toni, l’unica cosa che e’ servita e’ che, fortunatamente, erano già state adottate delle direttive comunitarie sulla materia che disciplinavano il tempo di riposo minimo tra un turno e l’alto nonché’ un tempo di lavoro massimo settimanale.

Ed e’ proprio in virtu’ di queste direttive, vincolanti anche per il nostro Paese, sebbene ignorate dal nostro Governo, che i lavoratori sanitari hanno potuto avere giustizia.

Ricordiamo che tra gli altri, fu proprio un nostro iscritto della Regione Liguria a chiedere ed ottenere, da parte della commissione Europea, l’attivazione della procedura di accertamento della condizione vessatoria in cui versano gli infermieri italiani, con specifico riferimento, tra le ulteriori problematiche, al riposo continuativo di 11 ore oggetto della presente circolare.

Proprio così, grazie a tali norme di fonte comunitaria ed alle denunce provenienti da più parti, l’Unione Europea è intervenuta, prima con varie sollecitazioni, perché’ i nostri Governi si adeguassero e poi nella sordità dei nostri governanti, aprendo una procedura di infrazione.

E’ evidente che un esito infausto della procedura di infrazione aperta dalla U.E. avrebbe significato multe salate per l’Italia, ed è proprio per questo che lo Stato italiano ha deciso di cancellare gli ultimi provvedimenti legislativi, e tra questi il comma 6-bis dell’articolo 17 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, con l’effetto di ripristinare il diritto degli aventi titolo (il personale sanitario, e quindi medici, infermieri etc.) ad un riposo minimo garantito di 11 ore continuative ogni 24 e ciò a partire dal prossimo 25 Novembre.

Il cambiamento di rotta della politica italiana è quindi il risultato di denunce fatte in sede europea, che Nursing Up ha sostenuto e stimolato,  di studio delle direttive e regolamenti comunitari, ed è proprio li che il nostro sindacato sta da tempo lavorando per il bene di tutti gli infermieri, per ripristinare, dove possibile, quei diritti cancellati con un colpo di spugna dall’oggi al domani dai nostri governanti di turno che hanno ridotto la nostra categoria in ginocchio, talvolta con la complicità di alcuni sindacati compiacenti .

Ciò che accade oggi ci invita ad andare avanti come sindacato di categoria, ci corrobora nella nostra strategia e ci permette di guardare con fiducia alle acclarate ambizioni di ridare un senso pieno a quei diritti che gli infermieri, troppo spesso, hanno ormai solo sulla carta ed a quegli altri che, seppur esistenti, sono soggetti alle paturnie di una volontà politica ondivaga ed incoerente.

Non ci fermeremo davanti a nulla, la strada per l’Europa, per noi del Nursing Up, è già da tempo tracciata!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.